giovedì 27 maggio 2010

Errare è umano, muggire è bovino

Sono di ritorno da una bellissima vancanza sull'isola che non c'è e anche se questo può apparentemente non interessare a nessuno, io preferire raccontare voi Como l'ho vissuta perché è stata una bellissima esperienza very very mach super. Appena arrivato ho avuto qualche problema, ma quando mi sono ambientato ho conosciuto dei bambini che non ci sono, con cui ho passato tutta la vacanza insieme alla loro famiglia che non c'è. La mamma che non c'è, quand'era ora di mangiare urlava ai bambini:"È pronto a tavola. Possibile che quando vi cerco non ci siete mai?". Loro si difendevano dicendo che anche quando non li cercava non c'erano lo stesso, ma lei non voleva sentire storie e urlava.
Ci si sedeva, ognuno sulla sua sedia che non c'è, su cui non c'era il nome di nessuno sullo schienale che non c'è. Ognuno mangiava nel suo piatto che non c'è, con le posate che non ci sono. Anche il pasto era un pasto che non c'è, altrimenti sarebbe stato impossibile non sbrodolarsi tutto addosso. Della vacanza ricordo molto bene il freddo. Con i vestiti che non ci sono era come non indossare nulla e ti sembrava sempre di stare con il pistacchio al vento. Alla fine, però, non c'erano né il vento né il freddo; era solo una sensazione. Il bambino che governava l'isola era un bambino con una maglia verde, si chiamava Peter. Peter Griffin sapeva volare e tutti lo stimavano per questo. Ci riusciva facendo peti che non c'erano e quindi riusciva anche a evitare la puzza. Questi sono i miei ricordi, vaghi ma presenti.
Vacci anche tu qualche volta sull'isola che non c'è. Ma non tornare. O se torni compra la birra

martedì 25 maggio 2010

La salma è la virtù dei morti

Basta, voglio tornare nella mia bellissima Calabria. Voglio andare al mare. Il 25 maggio dovrebbe essere primavera, ma io sento abbondantemente già l'estate. Ora non voglio cominciare i discorsi che fanno abitualmente i vecchi dicendo che non esistono più le mezze stagioni e che quando ero giovane io i pinguini erano soliti fare i buchi nel ghiaccio il 15 agosto per pescare gli stessi pesci che c'erano anche nell'era paleozoica, bensì vorrei sottolineare che si comincia ad accusare l'afa e che questo mi spinge a tornare nella mia terra natale, loco di grande emozioni giovanili sotto il cocente sole estivo (ma alla fine che ho scritto?). Quando dico 'terra natale', con natale, spero ci siamo capiti. Non intendo il Natale con la N maiuscola ma bla bla bla, bla bla. Sarà lo stress da studio, ma oltre a dire stronzate ancora più grosse ho una voglia di gelato alla vaniglia che MMmmM, lerdammMmer! Quando scenderò andrò subito a salutare un futuro membro della mia famiglia, che si unirà a noi verso la fine di luglio. Abbiamo prenotato un pastore tedesco che nascerà entro la settimana prossima e devo subito andarlo a scegliere tra la cucciolata. Sono così impaziente che mi sembra di avere gli spilli sotto il culo. Nooooo, mi sono seduto su...su qualcosa che punge. Non mi viene nulla in mente che faccia ridere. Va bene su un riccio? Mah, a mio parere questo post è obbrobrioso.

giovedì 20 maggio 2010

Plis insert iour text iar

"Macrabo... maaaacrabo. MACRABO!". Sono dislessico. Vorrei riuscire a dire macabro. Gentile lettore, chiuda adesso la porta della stanza in cui si trova. Lo faccia a scopo cautelativo o succederà che la prenderanno per il culo, all'inizio. Poi cominceranno a provarci anche loro. Ma a fare cosa? Per ora non è importante. Quindi, onde evitare queste spiacevoli situazioni faccia uscire tutti dalla stanza in cui si trova e chiuda a chiave. Posso darle del tu? Si? Ok, bene, adesso prendi un paio di forbici con la punta arrotondata e limale finché non diventano a punta. Fatto? Gentile utente, perché non segui alla lettera le mie istuzioni? Non ti fidi di me, scemo di merda? Da adesso in poi fai quello che ti dico altrimenti non arriveremo a nulla. La storia delle forbici l'ho usata solo per vedere se l'avessi fatto. Adesso ripeti tre volte, più velocemente che puoi ad alta voce:"Li vuoi quei kiwi". Mi sento realizzato. Grazie gentile lettore. Anche tu hai i problemi

venerdì 14 maggio 2010

Quando mi hanno picchiato a quello più alto gli ho rotto una mano. Mi ci è voluta tutta la faccia, ma ne è valsa la pena

Non capisco che c'è da ridere.
Tutti ridono e io non capisco il motivo.
Era un doppio senso o semplicemente una battuta diretta? Boh, forse avrò sentito male o forse ho sentito bene, ma non ho capito un cazzo. E adesso? Glielo domando? Sì, ma non posso neanche fare sempre la parte del deficiente che ogni volta domanda perchè si ride. Però loro continuano a ridere. Ho deciso. Comincio a fare una semi-risata e assumo una faccia tendente all'ebete, ma non troppo entusiasta, altrimenti possono chiedermi:"L'hai capita?" e io potrei solo ribattere dicendo di sì. Solo:"Sì". Sembra un po' pochino per uno che si è sganasciato dalle risate.
Per proteggermi da questo possibile inconveniente uso la tecnica 'faccia da ebete'. Gli altri penseranno:"questo scemo ride veramente in modo così strano?" ma sicuramente non portanno MAI dirmi che non ho capito la battuta.

domenica 9 maggio 2010

Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello!

 
Vorrei ricordare a quei deficienti che ambiscono ad avere tutto nella vita che non ci riusciranno mai, perché le scelte fatte per riuscire a ottenere qualcosa ti portano sempre a non ottenerne un'altra. È solo una semplice considerazione basata sulla logica, senza usare concetti complicati come il paradosso di Achille e la tartaruga. Anche perché per la stronzata improbabile che afferma ti fa veramente venire voglia di suicidarti.
Apro una breve parentesi sul paradosso sopracitato: me lo ha spiegato alle superiori il carissimo Prof. Giordano, un personaggio di un paesino a un'ora da dove abito, che in una frase di 15 parole utilizza 11 "ecco". Grazie al cielo eravamo abbastanza vispi e attivi mentalmente per riuscire a capire quale fosse il concetto che voleva esprimere, perché stargli dietro con tutti quegli "ecco" era molto difficile. Ci distraeva: Io ed Enzo passavamo la lezione a contare quanti ecco diceva e perdevamo il filo del discorso. Alla fine arrivavamo sempre a numeri stratosferici.
Tornando all'impossibilità di ottenere tutto nella vita, se io punto a diventare il capo dello schieramento di destra inevitabilmente non lo sarò dello schieramento di sinistra. Se il mio obiettivo nella vita è diventare un riccaccio schifoso non saprò mai cosa vuol dire essere un barbone, a meno che decida di dare tutti i soldi in beneficenza. Questo però presuppone il rincunciare all'essere un milionario. Immagina, pur se impossibile, di essere riuscito ad ottenere tutto. Beh, se anche considerassimo questa possibilità ci staremmo dimenticando che non abbiamo il niente.
Quindi mi pongo un interrogativo: le parole 'niente' e 'tutto' con quale fine sono state create se tutto non esiste e niente neanche? Gli uomini sono idioti, le capre di più


"Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui."
Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)

L'ultima volta che sono entrato in una donna è stato quando ho visitato la statua della libertà.

Il potere della mente va oltre quanto voi cretini possiate minimamente immaginare.

giovedì 6 maggio 2010

Questo periodo mi ricorda le mie ferie in Iraq: una cannonata

Quando faccio una cosa bene non solo mi riesce, ma ricevo anche complimenti. Riceverli proprio da una persona che di solito non ne fa è fantasticissimo. Ci avrei voluto limonare, ma come mi hanno fatto notare "sembra un castoro gigante". Minkissima è vero.
[questo post non è per voi, grandissime facce di Amedeo Minghi leggenti. È un appuntino per il sottoscritto, per ricordami che sono putente]