domenica 9 maggio 2010

Non è bello ciò che è bello, ma che bello che bello che bello!

 
Vorrei ricordare a quei deficienti che ambiscono ad avere tutto nella vita che non ci riusciranno mai, perché le scelte fatte per riuscire a ottenere qualcosa ti portano sempre a non ottenerne un'altra. È solo una semplice considerazione basata sulla logica, senza usare concetti complicati come il paradosso di Achille e la tartaruga. Anche perché per la stronzata improbabile che afferma ti fa veramente venire voglia di suicidarti.
Apro una breve parentesi sul paradosso sopracitato: me lo ha spiegato alle superiori il carissimo Prof. Giordano, un personaggio di un paesino a un'ora da dove abito, che in una frase di 15 parole utilizza 11 "ecco". Grazie al cielo eravamo abbastanza vispi e attivi mentalmente per riuscire a capire quale fosse il concetto che voleva esprimere, perché stargli dietro con tutti quegli "ecco" era molto difficile. Ci distraeva: Io ed Enzo passavamo la lezione a contare quanti ecco diceva e perdevamo il filo del discorso. Alla fine arrivavamo sempre a numeri stratosferici.
Tornando all'impossibilità di ottenere tutto nella vita, se io punto a diventare il capo dello schieramento di destra inevitabilmente non lo sarò dello schieramento di sinistra. Se il mio obiettivo nella vita è diventare un riccaccio schifoso non saprò mai cosa vuol dire essere un barbone, a meno che decida di dare tutti i soldi in beneficenza. Questo però presuppone il rincunciare all'essere un milionario. Immagina, pur se impossibile, di essere riuscito ad ottenere tutto. Beh, se anche considerassimo questa possibilità ci staremmo dimenticando che non abbiamo il niente.
Quindi mi pongo un interrogativo: le parole 'niente' e 'tutto' con quale fine sono state create se tutto non esiste e niente neanche? Gli uomini sono idioti, le capre di più


"Chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare; dunque si deve filosofare in ogni caso o andarsene di qui, dando l'addio alla vita, poiché tutte le altre cose sembrano essere solo chiacchiere e vaniloqui."
Aristotele, Protreptico o Esortazione alla filosofia)