lunedì 25 gennaio 2010

La storiella serve per comprendere la vita

Su un albero grandissimo, su un monte di una nazione lontana, vi erano tanti uccelli di diversi colori. L'uccello rosso si chiamava rosseggio, quello blu blueggio, quello giallo gialleggio, quello verde verdeggio, quello bianco biancheggio e quello scuro scureggio.
Verdeggio:"Che cavolo facciamo qui tutti sullo stesso albero? Un motoraduno per uccelli senza le moto?". Non si capì neanche lui per come espose il suo pensiero in modo arzigogolato e quindi gli altri lo presero per il culo esplicitamente. Da quel momento decise di non parlare più.
Dopo aver finito di ridere ognuno si chiese tra sè e sè cosa diamine ci facesse su quell'albero con tutti gli altri. Nessuno però apriva bocca (oops...becco) perché temeva di poter essere deriso dagli altri pennuti kitemmuti. Uno disse: "Ho un cazzo di cane sul fuoco e mi si brucia, vi saluto". L'altro disse: "Ho lo yogurt in frigo che mi scade e vi devo salutare", riciclando tra l'altro una vecchia battuta di Mr.Forrest. L'altro disse: "Ho stamazzina per famoni". Tutti tranne Verdeggio chiesero:"EH?". E lui:"CIUUUPA!".
Morale: Non preoccuparti se tutti ti pigliano per il culo. Preoccupati piuttosto quando è proprio un uccello che ti fa CIUUPA. Vedeggio pavoneggiandosi, pur non essendo un pavone, lasciò l'albero senza inventare scuse e con aria di superiorità.
La domanda però ora sorge spontanea:"Ma alla morale non ci si dovrebbe fermare?".
Dalla domanda precedente scaturisce un'altra domanda non di poca importanza: "Come mai continuo a scrivere?".
Qui esce fuori l'Anna Franzoni che c'è in me perché per ottenere questa risposta devo avere un breve colloquio con mia seconda personalità. È un colloquio conciso che verrà riportato per esteso:
-Ti rendi conto che sei tu stesso a dirti che ti devi fermare?
-Ho capito, ma come concludo?
-Fermatiebbasta.
-Sai che c'è? Ciai raggione.
-Tivvibbì seconda personalità.
-Porta rispetto che io sono la prima, la seconda qui saresti tu.
-Un giorno dovremo darci un nome altrimenti non riusciremo mai a riconoscerci.
Conclusioni (parte 2):
  • Date sempre un nome alle vostre pesonalità.
  • Non interpellate mai personalità oltre la quarta perchè potrebbe crearsi troppa confusione.
  • Se volete sapere come si fa a passare da una favola a ragionamenti deduttivi filosofici e introspettivi cercate su google "mrgnk"!