giovedì 29 aprile 2010

Ormai è un anno che suono al conservatorio. Possibile che nessuno mi apra?

Pensavo tra me e me che la società è stata organizzata da coglioni che pensavano di essere intelligenti ma che in realtà erano intelligenti così tanto da essere coglioni. Sarà strano un po' per tutti ma essendo l'uomo un animale dovrebbe comportarsi come tale e scorrazzare liberamente in giro per il mondo che in realtà sarebbe dovuto essere pieno di alberi, di prati e di verde. Non sono un hippy dimmerda, vorrei solo sottolineare che stiamo andando contro ciò che è la visione nel normale. Dovremmo mangiare se abbiamo fame procurandoci il cibo cacciando, coltivando i campi e il grano, raccogliendo la frutta direttamente dagli alberi e dovremmo cagare dietro i cespugli quando ne abbiamo voglia. Insomma dovremmo fare tutto ciò che è naturale: scopare se ne sentiamo l'esigenza, buttarci in mare se abbiamo voglia di fare un bagno, bere il latte direttamente dalla vacca (di tua madre) se abbiamo sete, uccidere una "crapa" quando abbiamo fame e chi più ne ha più ne metta (in culo alla vacca di tua madre). Invece sapete come siamo ridotti? A vivere in mezzo allo smog, a stare chiusi tutto il giorno in casa sui libri, a spostarci in macchina, a fare la spesa al supermercato comprando frutta morta e verdura appassita. Ou, ripigliatevi! Io appena andrò in pensione mi farò il mio orticello in campagna (o forse in montagna, è ancora da decidere), vivrò in mezzo ai pecoristi e cacherò dietro ai cespugli.
Parlando di sterco, un amico mio quand'era piccolo veniva portato ogni mattina, all'alba, nei pressi della pupù di capra perché gli anziani dicevano che fa bene.
Una riflessione sui massimi sisitemi: la merda apre i polmoni e se lo stronzo è duro apre pure lo sfintere.