mercoledì 7 aprile 2010

Nel mesozoico

Era davvero tutto fantastico. Vi ricordate quando la privacy non esisteva e non ci preoccupavamo minimamente della sua importanza? Se mi cercava Enzo lo doveva sapere un quarto del pianeta.
Enzo chiamava a casa e rispondeva mia zia.
Mia zia diceva: "Elena dì a Filippo che c'è Enzo al telefono".
Mia mamma a mia sorella: "Mirè dì a Filippo che lo cerca Enzo al telefono".
Mirella: "Uff, quello è in giardino".
Mia sorella apriva la finestra e urlava: "Enzo al telefonooo".
Io che ero dall'altra parte del giardino capivo che dovevo entrare a casa ma non capivo perchè.
I vicini, invece, avevano capito tutto alla grande. Oggi il cellulare. Chi ti cerca trova proprio te.
Prima nessuno ti rompeva le scatole a casa (lasciando perdere i testimoni genovesi perché quelli ci sono sempre stati), al telefono di casa, per strada e chi più ne ha ne metta.
L'ignoranza ci salverebbe. Un ritorno all'ignoranza generalizzata, ma senza disparità. Intendo che il mondo tutto dovrebbe diventare ignorante in un istante. Tutti a vangare la terra. Se ci pensi bene ti rendi conto che conoscere popoli diversi e parlare 25 lingue non ha alcun fine, si vive comunque. Si capisce quindi che spostarsi di migliaia di chilometri non porta a nulla; si vive bene anche restando nello stesso posto se si ha da mangiare. Vorrei essere uno dei flinstones, senza ambizioni e con svaghi deficienti. Il concetto è semplice: se conosci il bello tutto il resto ti sembra brutto, invece se non lo hai mai conosciuto, allora anche il brutto per te sarà bello. Se fossimo ignoranti e scemi oltre misura tutto sarebbe bello e interessante.